Inaugurata lo scorso venerdì 16 maggio presso lo Spazio Eventitre di Napoli, la mostra personale di Giacomo Montanaro “In the Middle of Nowhere” – a cura della Galleria Il ritrovo di Rob Shazar – , sarà visitare fino al 27 giugno. Il nuovo progetto dell’artista torrese, a quasi sei anni dal precedente Parete Lavica, si presenta con Montanaro-Mostra-2014

una novità sorprendente: l’assenza di ogni traccia di figura umana. Essa viene presunta ed evocata nelle 50 opere in mostra: edifici industriali abbandonati, relitti sociali, scorie economiche, persi in un deserto bianco e solitario. Si tratta di una pittura molto veloce e liquida, eppure calibrata, che sfrutta la luce quale elemento che definisce contorni e forme di un’immagine sintetica. Il suo fare è virtuosistico, irripetibile, e coinvolge in cortocircuito corpo e mente che divengono una fotocamera virtuale che cattura la luce per proiettarla su una superficie sensibile.

Ma se la fotocamera usata in senso classico ferma un’immagine sospendendola entro una cornice, Montanaro della luce non ci mostra solo la potenza scultorea ma anche le vibrazioni che accendono le immagini di inquieti dinamismi. Le forme sono elettriche, e la ripetizione di alcuni soggetti introduce anche la dimensione tempo e quella velocità, di memoria futurista, che fa trascorrere dinanzi a noi le forme, non più esauribili al primo sguardo. Il visibile è filtrato, come decantato in un’apparizione luminosa, eloquente ed essenziale. I rimandi storici di straordinario spessore sono molteplici dentro questo lavoro. Nella grande sintesi Montanaro cerca l’essenza delle cose, l’eliminazione del superfluo, per giungere ad un segno calibrato e molto comunicativo. Poli opposti si toccano e si fondono nelle sue opere, da un lato il segno che scolpisce, incide, scartando con lucidità l’eccesso, dall’altro lo slancio dell’azione e le vibrazioni dinamiche che amplificano le forme. Tutto mescolato in un equilibrio che si cristallizza sotto gli occhi mettendo in evidenza alcuni elementi fondanti della creazione. L’artista dunque non crea seguendo l’impeto disordinato dei suoi sentimenti, o dando spazio ad una casualità automatica tanto per liberare energie compresse, segue un’intuizione lucida che fonde le leggi della natura, la conoscenza, con la fantasia e l’immaginazione. Sta tutto qui, in questa inarrivabile saggezza il segreto dei grandi artisti. Il suo progetto artistico è quello di affinare sempre più ogni suo gesto, di annullare le parafrasi descrittive e mettere insieme pochi segni che rendano visibile la sua intuizione. Uno dei lavori più rappresentativi degli anni 2007/2008 è Parete Lavica, un grande dipinto in cui i rossi e i gialli su fondo nero evocano un’eruzione vulcanica che si abbatte su corpi in fuga, scomposti dall’evento estremo. NOTIZIE UTILI -Info: Eventitre – via T.G. Blanch, 23 80143 Napoli – tel +39 0810484111 – infoe23@gmail.com- Galleria Il ritrovo di Rob Shazar, Via Diaz, 26 – Sant’Agata De’ Goti (BN) tel. +39 0824 832837 mob. +39 339 1532484 shazar@virgilio.it www.galleriashazar.comORARIO VISITE: Lunedì – venerdì 16,30/19,00 – altri giorni a richiesta su appuntamento.
Giovanni Cardone

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 21 maggio 2014